"Un incontro da raccontare: sorgente di dono e di vita"

 

Questo il tema della settimana vocazionale che si è svolta nella Parrocchia San Giovanni Apostolo di Barletta dal 23 al 26 marzo scorso.  Sullo sfondo del versetto di Giovanni  - Venite e vedrete. Andarono e videro dove abitava e quel giorno si fermarono preso di lui abbiamo animato questi giorni incontrando tutta la comunità parrocchiale nelle sue varie espressioni.

 

Coniugare l’esperienza del discepolo Giovanni - che ha saputo ascoltare i battiti del cuore di Cristo e per questo trasmettere il suo vangelo- al dono carismatico della missione pastorale affidata a noi -Pastorelle- per opera di Don Giacomo Alberione, è stato l’itinerario di questi giorni.

 

 

Nell’incontro con i giovani abbiamo condiviso la bellezza del dono dello Spirito come acqua che sgorga, fa nascere la vita nuova e apre alla risposta generosa di una vita donata per il servizio ai fratelli che sa dare voce alla speranza.

 

Non sono mancati i vari momenti formativi e celebrativi in cui l’intera comunità si è incontrata anche per conoscere il nostro carisma; che presto alcune delle nostre sorelle apriranno una comunità a servizio di questa porzione di popolo affidata alla chiesa di Barletta.

 
 

I laboratori della fede a cui tutti sono stati invitati a partecipare, hanno orientato la riflessione sull’importanza di riconoscere nella Chiesa i vari ministeri e vocazioni a cui ogni cristiano è chiamato per costruire la comunità cristiana nel rispetto della diversità e nella condivisione dei doni. L’arcobaleno è stato il segno di questa esperienza comune ma anche la meta da raggiungere per vivere uniti a Cristo ed essere testimoni di speranza.

 

Il saluto conclusivo unito al ringraziamento di cuore rivolto al parroco don Rino, al viceparroco don Francesco e a tutti gli amici incontrati, si è unito all’augurio che il seme gettato possa dare colore a questa giovane chiesa che è desiderosa di fondare la propria vita in Cristo unica speranza, e vivere la propria misssionarietà tra la gente del quartiere.

sr Lina Santantonio e sr Maria Rosa Barison