Cinquanta Anni di presenza delle Pastorelle in Australia
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Sabato 29 ottobre 2005. A Bundoora, Melbourne, dove hanno la loro
sede principale, nella chiesa parrocchiale, le Suore
Pastorelle d’Australia si sono riunite per ricordare i
Cinquanta Anni della loro presenza in questo continente.
Un piccolo gruppo di Pastorelle, dieci appena, distribuite in tre
comunità, due nel Viscoria e una nel sud Australia ad Adelaide,
attorniate dai fratelli e sorelle della Famiglia Paolina arrivati
anche da Sydney, da una chiesa piena di amici e collaboratori, da
parrocchiani e da tanti sacerdoti, hanno celebrato nella gioia
l’amore, la fedeltà, la tenerezza di Gesù buon Pastore in questi
primi cinquanta anni di cammino in terra Australiana. Un grazie celebrato nella fede. L’Eucaristia è stato il momento centrale della giornata. Ha presieduto la celebrazione l’arcivescovo di Melbourne Mons. Denis Hart, concelebranti il vescovo ausiliare Mons. Joe O’Connell e molti sacerdoti parroci e religiosi.
Dall’Italia sono arrivate anche due sorelle: sr Tarcisia
Magarotto, una delle prime tre sorelle che iniziarono qui
nel 1955 e sr Luigia Cuffolo che arrivò nel 1965.
Sr Tarcisia, responsabile allora della piccola comunità, lavorò
intensamente i primi dieci anni aprendo la strada all’apostolato
pastorale e alle vocazioni e sr Luigia che si inserì nel cammino
avviato impegnandosi nell’accoglienza e formazione delle giovani che
entrarono in quegli anni, nell’apertura di nuove comunità e nella
collaborazione pastorale in varie parrocchie, in particolare per la
catechesi e la liturgia, oltre alla visita capillare alle famiglie.
L’ arcivescovo di Melbourne ha avuto per noi brevi ma belle e
sentite parole di apprezzamento e di gratitudine per la presenza e
la collaborazione nella sua diocesi, apprezzamento condiviso dai
sacerdoti parroci che si sono sentiti sorretti e aiutati sopratutto
nel loro impegno tra gli emigranti.
L’intervento ufficiale era stato affidato a Mons. Joe O’Connell che
ci ha seguite per molti anni, come vicario episcopale per i
religiosi prima, e sempre come amico e fratello. Mons. Joe ha
ricordato gli anni difficili dell’emigrazione, l’impegno delle prime
sorelle per inserirsi e insieme il loro modo spontaneo di avvicinare
le persone, di andare nelle famiglie, di mettersi alla guida di
un’automobile per superare le distanze. E questo in una Chiesa
ancora molto chiusa e dove le suore erano viste solo all’interno
delle istituzioni: scuole, collegi, ospedali. Offrivamo una nuova,
fresca e gioiosa immagine di religiose. Dopo il Concilio – ci tenne
a sottolineare mons. Joe - le Pastorelle furono le prime a dare una
mano nel rinnovamento liturgico, formando i cori italiani nelle
varie parrocchie, educando il popolo di Dio ad una attiva e vivace
partecipazione nelle celebrazioni domenicali e nelle feste.
Dopo la celebrazione, un rinfresco per tutti, per un altro intenso
momento di fraternità. La conclusione: una bella cena assieme a
tutta la Famiglia Paolina.
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