Provincia Italia Centro Nord

Un modo nuovo per iniziare l’anno pastorale

a Medolla,  MO

 

  Il parroco, Don Davide Sighinolfi 

Dal 01 al 05 ottobre 2008 la comunità parrocchiale di Medolla è stata coinvolta in alcuni incontri in preparazione alla festa della Madonna del Rosario, festa che segna l’inizio ufficiale per le diverse realtà pastorali.

 

 

A tenere gli incontri è stata invitata suor Maria Rosa Barison, delle suore Pastorelle, che ha aiutato a riflettere sul significato dell’Anno Paolino, anno che nella diocesi di Modena, come in tante altre, caratterizza il nuovo anno pastorale. Appuntamenti importanti sono stati, anche, la recita del Santo Rosario meditato, con gli anziani e loro accompagnatori, seguito da un momento di convivialità nelle strutture allestite per la sagra del paese.

 

 

L’incontro con i genitori dei ragazzi di Medolla e Villafranca interessati al cammino di catechesi, occasioni che hanno suscitato una notevole attenzione ed entusiasmo tra i genitori.
 

Con il rosario vocazionale, nel pomeriggio di domenica 05 ottobre, nella Chiesa di Medolla, e la processione in onore della Vergine del Rosario, per le vie del paese si è conclusa l’esperienza.

 

 
 

  Guglielma, operatrice pastorale   

E’ la settimana di preparazione alla ‘sagra’, festa dedicata alla Madonna del Rosario, che cade la prima domenica di ottobre. Ospite delle suore Pastorelle e della parrocchia è sr Maria Rosa Barison. E’ lei che anima gli incontri con la nostra comunità portandoci a riflettere, con parole e immagini, sulla personalità di san Paolo, la sua apertura missionaria…
 

A me, che ascolto stanca ma attenta, arrivano alcune provocazioni che mettono in discussione il mio modo di pensare, le mie scelte… alcune frasi lavorano nella mia mente, restano lì e continuano ad interrogarmi. Il bisogno di fare silenzio per fare spazio a Dio. Guardare a Maria, esempio e modello a cui tendere.

 

Ai giovani genitori dei ragazzi che frequentano il catechismo arriva la provocazione forse più profonda e certo più urgente. “Cosa vuole Dio da noi? Qual è la nostra vocazione? Soprattutto quale sarà la vocazione dei nostri figli?”. Ritorna la necessità del silenzio, dell’ascoltare, del prenderci cura di chi ci è affidato, della qualità del tempo che si vive in famiglia…

 

A Dio noi stiamo a cuore, ci vuole felici e realizzati, ognuno nel nostro ruolo, vocazione, in questo presente di madri o di nonne, come me, che dalle parole di sr M. Rosa mi porto via un ulteriore impegno: raccontare la mia fede, il mio dialogo con Gesù, ai bambini e non solo…
 

Davvero una provocazione provvidenziale per intraprendere il viaggio del nuovo Anno Pastorale con maggior energia.

 
 

  Elisa, catechista 

Questi giorni per me sono stati molto importanti, perché mi hanno permesso di integrarmi maggiormente nella comunità parrocchiale di Medolla, nella quale vivo da 5 anni, ma soprattutto ho sentito la vicinanza di Maria nei modi più diversi.

 

L’esperienza vissuta negli incontri animati da suor Maria Rosa, mi hanno trasmesso una forte carica per ricominciare l’anno catechistico, con i bambini e i genitori che hanno partecipato agli incontri con notevole interesse. Ho scoperto inoltre la devozione per la Madonna e l’importanza della recita del Rosario.

 

Insomma è stato proprio un bel fine settimana, anche perché insieme a mio marito, siamo stati coinvolti nell’animazione della Sagra Parrocchiale.

 
 

  suor Maria Rosa Barison sjbp            

Davvero una bella esperienza, quella vissuta nella parrocchia di Medolla, nella quale ho sperimentato la stima delle persone nei confronti della comunità delle suore Pastorelle presenti da tanti anni.
 

La buona riuscita dell’esperienza è stata favorita anche grazie alla fraternità, la collaborazione di tanti laici, che si sono messi a servizio con generosità e disponibilità.
 

Interessanti le mostre realizzate negli ambienti parrocchiali, soprattutto quella di Barbara Tosatti, nativa di Medolla, che con gusto e creatività ha presentato i suoi vivaci dipinti, suscitando interesse e curiosità in tanti visitatori. Un grazie particolare a Barbara, con l’augurio di poter ammirare ed apprezzare altre volte le sue opere.