Provincia Italia Centro Nord

Incontro ecumenico di preghiera

 

"Dio non è un dogma che mi tiene in chiesa, ma una relazione che mi tiene in vita" così si esprime il teologo Piero Stefani.

 

E' vero, l'abbiamo sperimentato nell'incontro di preghiera ecumenico che si è svolto nella Chiesa di S. Maria Stellanda, a Rho (MI), in occasione della Settimana di Preghiera per l'unità dei Cristiani 2009: mettersi in relazione con Dio nella preghiera per mettersi in relazione con gli altri. E "gli altri", questa volta erano persone del nostro quartiere, ma provenienti da tre diverse confessioni religiose: l'ortodossa, l'evangelica e la cattolica. E' stata una breve liturgia, preparata dal nostro parroco don Giovanni Gola e partecipata dai rappresentanti delle tre confessioni. Una Chiesa di Chiese, consapevoli della comunione nella stessa fede.

 

 

Insieme abbiamo pregato, cantato lodi al Signore e meditato in silenzio sulla Parola tratta dal Primo e Nuovo Testamento in una atmosfera di fraterna condivisione e semplice spiritualità che ha sicuramente fatto bene al cuore di tutti.

 

Al termine della celebrazione abbiamo avuto un momento conviviale per conoscerci e dialogare. Anche questo ha contribuito ad alimentare il nostro spirito di comunione, senza del quale qualsiasi sforzo risulterebbe vano.

 

 

Il dialogo tra teologi ha senza dubbio un ruolo essenziale nel futuro dell'ecumenismo. Sarà però fecondo solo se verrà sostenuto da un ecumenismo della preghiera e della conversione del cuore. L'ecumenismo spirituale è infatti l'anima stessa del movimento ecumenico. Se facciamo nostra la preghiera di Gesù alla vigilia della sua morte (Gv 14,13) non dobbiamo scoraggiarci, ma continuare su questa strada, certi che ciò che chiediamo nel nome di Cristo verrà esaudito.

 

Consacrazione della nuova Chiesa “S. Maria in Stellanda – Rho” - 11 ottobre 2008

 

Quando e dove non siamo noi a deciderlo. Noi dobbiamo solo fare del nostro meglio riconoscendo i doni ricevuti, ossia ciò che l'ecumenismo ha finora realizzato. Del resto, basta dare uno sguardo ai "segni dei tempi " per comprendere che non c'è alternativa realistica all'ecumenismo se non il partire dalla comunione con il Signore e consolidare la carità.

Suore Pastorelle di Rho