IL TEMPO ESTIVO: UNA BELLA OPPORTUNITÀ

 

Il tempo in generale, ma ancor più il tempo estivo, può essere considerato una risorsa scarsa oppure un’ opportunità. Nella parrocchia di Fiorenzuola (PC) è tradizione considerarlo nell’orizzonte della seconda dimensione, e cioè quella di una grande opportunità. Da giugno a settembre, infatti, è un susseguirsi di esperienze di gruppo, nell’intento di vivere insieme momenti di crescita umana e spirituale, di gioco e divertimento, di riflessione e di preghiera, educandosi all’attenzione agli altri.

 

Anche quest’anno 2007, sacerdoti, suore, educatori e altre persone generose, sono stati impegnati a preparare, accompagnare e animare le diverse attività estive: quattro turni di soggiorno sull’Appennino Emiliano per i ragazzi da 10 a 14 anni, la vacanza dei giovani delle superiori a s. Martino di Castrozza e l’esperienza delle famiglie che si sono spinte là dove, guardando da nord,  inizia l’Italia: a s. Giacomo in Valle Aurina, nel Sud Tirolo. A queste si aggiungano poi le proposte di A.C., Scout  ed altre associazioni.

Una delle stupende cascate [

 

 

 

 

Z San Giacomo dall'alto

 

 

Passeggiata del primo giorno

 

 

Z Rifugio Giogo Lungo, m. 2600

 

“La vita come elevazione” è stato il tema di quest’anno per la vacanza comunitaria delle famiglie dall’11 al 20 agosto. Giorno dopo giorno i numerosi partecipanti – genitori e figli di ogni età - sono stati invitati ad immaginare di “sostare” su alcuni monti biblici: dall’Oreb (monte della vocazione) e dal Sinai (monte della Legge), al monte delle Beatitudini; dal Moira (monte del sacrificio) e dal Calvario (monte della Redenzione),  al Tabor (monte della contemplazione) e a Betania (monte dell’Ascensione e della Risurrezione); con una puntatina sul monte Carmelo per affinare l’udito al sussurro della bellezza.

 

Ci si aspetta per pregare insieme [

 

 

Si parte verso il rifugio Roma, m. 2270

 

 

I primi a ripartire dal rifugio Roma [

 

   

Il tutto in sintonia con le lunghe passeggiate e le escursioni sulle montagne del luogo, ricche di vegetazione e di torrenti, che formano continue cascate.

   

La celebrazione eucaristica quotidiana

 

 

Z Uno dei numerosi torrenti

   

L’amicizia, la condivisione, il servizio, la riflessione, il gioco hanno dilatato il tempo dello stare insieme, così come i segni e i gesti  semplici hanno contribuito a far confluire il vissuto nella celebrazione eucaristica quotidiana.

 

sr Angiolina Rossini, sjbp