Provincia Italia Centro Sud - Albania

 
Il nostro "PRENDERSI CURA"  del POPOLO DI DIO

 

 
 

Seminari locali sul ministero di cura

 

Benedici il Signore,

anima mia,

quanto è in me benedica

il suo santo nome.

Benedici il Signore,

anima mia,

non dimenticare

tanti suoi benefici

(Sal 103).

 

 

La Provincia Italia Centro Sud, nei mesi di ottobre e novembre 2010, per prepararsi all’importante evento dell’8° Capitolo Generale e 5° Capitolo Provinciale, ha vissuto a Sassone (RM) le due mini-assemblee di studio e di riflessione sul prendersi cura nella missione apostolica. Quasi tutte le sorelle delle comunità hanno gioito per l’opportunità d’incontrarsi, ma soprattutto per poter gustare la bellezza dell’essere Pastorelle di Gesù Buon Pastore.

 

 

Far memoria e riascoltare la voce del Fondatore, come ai primi tempi della nostra Congregazione, ha fatto vibrare i cuori e le menti. La Pastorella, elastica, zelante, semplice - egli diceva - deve spendere mente, volontà e cuore, senza temere di stancarsi per il Signore impegnandosi sempre più per cercare vie nuove per l’uomo di oggi.

 

 

Grazie ai vari argomenti sulla cura pastorale, esposti egregiamente dalle nostre sorelle sr Elena Bosetti, sr Giuseppina Battista, sr Rosaria Longobardi, sr Angela Napoli e sr Lina Santantonio, siamo state invitate a riflettere sulla nostra bella vocazione.

 

Dai Santi Apostoli Pietro e Paolo, a San Giovanni Crisostomo, a don Alberione abbiamo udito come una voce unanime che diceva:

coraggio, istruite, insegnate facendo, ravvivate la speranza, qualificate il vostro ministero nella fede e nella preghiera, esprimete la vostra maternità nella creatività docili all’azione dello Spirito, prendetevi cura di tutti affinché tutti possano incontrare il Pastore Bello.

 
 

Le Pastorelle, con spirito paolino, sono chiamate a fare della propria missione un’offerta viva, liturgia vivente, gradita a Dio.

 

 

La coscienza di sentirci impegnate nella chiesa come in un cantiere aperto, attivo, in costruzione, ci lancia in avanti in un continuo discernimento, utilizzando materiali sempre più preziosi: la preghiera, la sollecitudine nell’annuncio, l’ascolto, la carità,l’umiltà e tutto ciò che fa crescere l’edificio spirituale, il Tempio santo di Dio che abita in ogni uomo. Anche in questa epoca storica, se pur travagliata, ci sentiamo chiamate nella Chiesa santa di Dio a collaborare per la costruzione del suo Regno.

Lodiamo il Signore per il dono della vocazione, riconoscenti di quanto il Beato G. Alberione ci diceva: “Oh quanto è bella la vostra vocazione, forse ora non lo capirete fino in fondo, ma lo capirete in cielo”.


Sr Guerrina Motteran sjbp