Provincia Italia Centro Sud – Albania

   

Donare il proprio tempo, annunciare quello che abbiamo ricevuto

ha permesso la continuità della missione tra le montagne.

 

Questo è il terzo anno (estate 2011) che noi Pastorelle di Shkoder e di Ungrej impegniamo parte del tempo estivo per raggiungere i villaggi più sperduti e abbandonati del nord dell’Albania.

 

Ci hanno accompagnato e sostenuto in questo progetto Ardiana e Emanuela, due insegnanti laiche impegnate nel campo dell’educazione, con le quali da più di quattro anni, ho condiviso l’insegnamento nella scuola superiore.

 

 

Questa estate, la missione nel villaggio di Lurth e d’intorni, si è svolta soprattutto visitando e benedicendo le famiglie. Ogni giorno abbiamo incontrato i bambini cercando di farli socializzare tra loro. Il punto forte è stata la catechesi ai giovani e agli adulti e la preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana.

 

In questi villaggi della montagna, da cinquant’anni mancava la presenza di sacerdoti e religiose. Gli anziani ricordavano con grande nostalgia la missione, che ancora prima del regime dittatoriale, i padri Gesuiti avevano svolto tra loro, per questo ci hanno accolto e ci incoraggiavano a trasmettere ai giovani lo stesso entusiasmo e la stessa formazione che al loro tempo avevano vissuto proprio in quella missione ad Gentes.

 

Oltre ad essere un momento formativo e di crescita nella fede del popolo e un sostegno ai più lontani e abbandonati, il nostro impegno, vuole essere anche un invito e un incoraggiamento ai vescovi delle tre diocesi che hanno lasciato scoperti i villaggi più piccoli e più dispersi, a prendersi più cura di questa porzione di popolo.

 

 In questa parte montagnosa dell’Albania opera solo la nostra comunità di Ungrej che diventa “la luce posta sul monte” per tanti e tanti villaggi. Il popolo della montagna attende sempre con grande gioia questo appuntamento e nei nostri confronti è ricco di accoglienza e disponibilità, in modo particolare i giovani, ci hanno salutato con le lacrime agli occhi e con le parole: “non ci dimenticate, non ci lasciate soli”.

 
 

Un altro impegno al quale ho dato continuità è la catechesi a Radio Maria in Albania.

 

È un’esperienza molto bella, arricchente e significativa perché la radio raggiunge un po’ tutti dando la possibilità di ascoltare la Parola di Dio. Un sostegno l’ ha offerto anche sr Piera Cori, anche lei Pastorella, con alcuni ritornelli significativi composti in albanese e appropriati alla catechesi. L’ambito che mi è stato affidato è quello della spiegazione del catechismo della Chiesa cattolica. La nostra gente è assetata di conoscere il pensiero della Chiesa e non soltanto loro, infatti queste catechesi vengono ascoltate anche da persone di altre religioni e confessioni e quindi al termine nel dialogo telefonico con il pubblico c’è un bel confronto. Ringrazio Dio e il Direttore di Radio Maria per questa esperienza impegnativa ma anche molto valida. È anche questo un dono per vivere la nostra missione pastorale di annuncio della Parola attraverso “i mezzi più celeri ed efficaci” proprio secondo il cuore di don Alberione.

 

sr Rita Ndoci sjbp

 

In visita a una famiglia di Lurth

Momento di catechesi e preghiera