Provincia Italia Centro Sud - Albania

 
 

Mi chiamo Sara e ho terminato il mio primo anno di Noviziato presso la Congregazione delle Suore di Gesù buon Pastore, dette anche Pastorelle. La storia della mia scelta vocazionale è cominciata tre anni fa, quando, nell’agosto del 2008, ho partecipato a un campo scuola paolino a Roma, la mia città di origine: in quella circostanza ho sentito più forte la chiamata del Signore a seguirlo sulla via della consacrazione religiosa ed è stato lì che ho conosciuto una suora di Gesù buon Pastore.

 

Così, dopo aver parlato con il mio padre spirituale, ho deciso di mettermi in contatto con lei e in poco tempo mi sono ritrovata a Barletta, in Puglia, per cominciare un cammino di discernimento vocazionale nella comunità delle Suore Pastorelle, presente in quella città, nella parrocchia di San Giovanni Apostolo. Ho vissuto un primo tempo di esperienza, chiamato ‘vieni e vedi’, poi ho continuato il discernimento durante il Postulato, un anno in cui, accompagnata dalla maestra, ho percepito una luce in più che m’invitava a proseguire e a entrare in Noviziato, un periodo di due anni che corrisponde a un tempo di fidanzamento con Gesù.

 

Questi tre anni sono stati tra i più significativi della mia vita, perché veramente ogni giorno ho sentito lo Spirito Santo lavorare per me e in me con una costanza e una fedeltà che sono proprie di Dio: bisognava che bruciassi tanta sottile resistenza, tante chiusure del cuore e mi purificassi con la preghiera e la vita fraterna in comunità, perché imparassi a spogliarmi delle mie volontà e a fare prima di tutto quella del Padre, perché comprendessi, attraverso piccole esperienze di apostolato, che la missione delle suore Pastorelle è per me quella più affascinante!

 

Nel tempo è cresciuto in me il desiderio di consacrarmi a Gesù prima di tutto con la preghiera quotidiana, con la preghiera carismatica, che ho subito sentito familiare, quella con cui Dio voleva nutrirmi. Per quanto la preghiera personale sia fondamentale per crescere nel rapporto con Gesù, ho scoperto la forza che proviene dalla preghiera comunitaria, la quale mi ha permesso di fare maggior verità in me stessa e di percepirmi ancora una volta dentro la Chiesa di fratelli e sorelle in Cristo, Chiesa di comunione e condivisione. La preghiera comunitaria è stata molte volte per me l’inizio di nuove illuminazioni e conversioni, poiché lì dove consegnavo al buon Pastore la mia fragilità, sapevo che anche la sorella accanto la stava accogliendo e pregava per me; lì dove una sorella

 

lodava il Signore, mi ricordava che siamo fatti per amare Dio e che è possibile con fede riscoprire che dietro ogni eclissi c’è sempre il sole; lì dove c’era condivisione, si rafforzava e si rinnovava una fiducia reciproca, quella che è il motore di ogni vera amicizia.

 

Dopo un primo tempo di esperienza a Barletta, con l’ingresso in Postulato, ho vissuto un anno di grande movimento e novità: se prima ero sola come ragazza in formazione, quell’anno ho ricevuto la grazia di avere accanto altre due compagne di viaggio: una novizia Rosa Tucci di primo anno e un’altra postulante, Doda Gjyste albanese, poi, per due mesi, abbiamo vissuto anche la novità di avere con noi, per un’esperienza in Italia, in vista della professione perpetua una sorella argentina, sr Mariana Basualdo.

 

Siamo state accompagnate e guidate da quattro suore professe perpetue, originarie di quattro regioni diverse dell’Italia, fra Nord e Sud. La nostra comunità era diventata non solo numerosa, ma anche generazionalmente, culturalmente e spiritualmente più ricca: vi erano espresse infatti tutte le tappe della formazione della suora Pastorella e ognuna di noi portava con sé la propria storia di salvezza! 

           

Mi ha colpito la pazienza che le suore hanno avuto con me soprattutto nel periodo iniziale, la loro cura materna, il rispetto delle mie necessità e soprattutto dei miei tempi, senza esigere o pretendere, la fiducia che hanno investito su di me, lasciandomi agire, anche sbagliare, senza farmi pesar nulla, mi hanno aiutato a lasciarmi amare.

           

Durante questi anni di grazia il Signore mi ha regalato un dono grande: scoprire la Parrocchia San Giovanni Apostolo è stato per me trovare un tesoro prezioso da custodire e da investire in futuro.

Le suore in questa parrocchia assieme al parroco e viceparroco hanno instaurato rapporti veramente fraterni, e di corresponsabilità che hanno favorito una pastorale sempre dinamica e pronta a lanciarsi verso la novità e a lavorare per il bene del popolo di Dio, perché esiste vera comunione.

           

Grazie a quello che ho vissuto nella parrocchia, ricca di lavoro pastorale e di preghiera, ho potuto provare interiormente come la missione che sento scritta da Dio per me sia quella della Pastorella: portare tutti a Cristo, Pastore buono.

 

 

Ringrazio ancora il Signore per avermi concesso questi tre anni di conversione, di purificazione, per arricchirmi di una maggiore consapevolezza che il fascino di Cristo è più forte di ogni attrattiva del mondo, che la bellezza di Cristo è quella di essere l’amore più grande che io conosca, poiché Lui per primo “mi ha amato e ha dato la vita per me” (Gal 2).

 

Sara Buccarella

Novizia  sjbp  ICS - Albania