Italia Centro Sud – Comunità di Taranto

La presenza materna della Chiesa tra gli operai dell’ILVA

 

Nei pressi del quartiere Tamburi della città di Taranto, e con precisione nel territorio della parrocchia di Gesù Divin Lavoratore, dove da ben trentasei anni operano le suore Pastorelle, si trova il grande stabilimento siderurgico dell’ILVA: una delle tre più grandi fabbriche, insieme al Giappone e alla Germania, produttrici di acciaio del mondo. Il sistema di produzione dell’ILVA si colloca in una posizione di assoluta centralità, poiché oltre i prodotti siderurgici finiti destinati al mercato sia nazionale che internazionale, alimenta il sistema produttivo e aziendale e, tramite questo, ampi settori dell’intera industria metalmeccanica nazionale (auto, elettrodomestici, tubi, cantieristica, etc.).

 

Lo stabilimento sorge agli inizi degli anni ’60, come quarto centro siderurgico del mondo. La sua estensione è di 15.000.000 metri quadrati: grande una volta e mezzo la città di Taranto, con un personale di 12.859 tra gli operai, gli impiegati e i dirigenti. Questa realtà, molto cara ai padri Giuseppini del Murialdo, con i quali le suore Pastorelle collaborano da diversi anni, è ben nota ai membri delle due comunità religiose e per essa insieme alla gente si prega quotidianamente. Annualmente, inoltre, con alcune persone della parrocchia in preparazione alla Pasqua, insieme alla moltitudine degli operai celebriamo l’Eucarestia; quest'anno 2010 è stata celebrata il 31 marzo.

 

E’ davvero bello, per noi, ritrovarci nello stesso capannone dove quarant’anni fa Papa Paolo VI nella notte di Natale lascia il Vaticano per celebrare l’Eucaristia con migliaia di operai, dimostrando così la premurosa e materna cura della Chiesa verso i suoi figli.

 

 

 

 

Diversi sentimenti abitano il nostro cuore, al vedere una marea di lavoratori arrivare nello spazio riservato alla Celebrazione. Gli operai presenti sono circa 1500; la celebrazione è presieduta dal vescovo Mons. Benigno Luigi Papa insieme al sacerdote concelebrante P. Nicola Preziuso, Giuseppino cappellano dell’industria ILVA. La presenza di venti sacerdoti, inoltre, garantisce a chiunque lo desideri la possibilità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. Ad animare la celebrazione con canto e suono è il coro della parrocchia e alcuni frati francescani. Un nutrito gruppo di operai incaricato a rendere l’ambiente accogliente, si è reso anche disponibile per proclamare le letture e per presentare i doni all’altare.

 

 

 

 

 

Tra i partecipanti c’è anche la presenza dell’attuale proprietario dello stabilimento, Riva; e mentre meravigliati osserviamo l’assemblea, nei loro volti scorgiamo la gioia e la gratitudine di chi percepisce la vicinanza della Chiesa nella fatica della loro vita lavorativa.

 

Tutt’ora lodiamo e ringraziamo il Cristo Risorto per la bellezza di questa particolare e significativa esperienza, la quale ci rende più sensibili al mondo dei lavoratori. Con loro e per loro desideriamo continuare a pregare non dimenticando la preoccupazione di chi è in cassa integrazione, di chi lavora in zone gravose e pericolose, di chi ha perso il lavoro.

 

sr Michela Sapia sjbp

Per la comunità di Taranto

 

* Si ringraziano i responsabili dello stabilimento ILVA di Taranto per la gentile concessione delle foto.